Khyros

Khyros
Perché Khyros
Gli alti livelli di prestazioni richiesti agli strumentisti e le analisi effettuate osservando professionisti e studenti mi hanno convinto che gli esercizi svolti nello studio di qualsiasi strumento non sono sufficienti da soli a sviluppare tutte le potenzialità neuromuscolari che ciascuno possiede, né evitano gli inconvenienti tipici della professione (insorgenza di piccoli traumi, tendiniti, scarsa resistenza, insufficiente prontezza muscolare, ecc.).

Studiando le speciali metodologie di allenamento con i pesi usate da atleti di ogni specialità e considerando i sorprendenti miglioramenti di prestazione, ho ideato per le dita particolari esercizi con piccoli pesi (data la delicatezza e la complessità del lavoro che le stesse sono chiamate a svolgere), con possibilità di controllare lo sviluppo e la forza dei muscoli mediante l'aumento graduale della resistenza impiegata.

Cosa è “Khyros”
E' un dispositivo per sollevamento di pesi a consistenza variabile, con forza agente applicata a braccio costante che permette quindi esercizi neuromuscolari isotonici.
Le principali caratteristiche sono:


1. Variabilità del carico e della resistenza
2. Ampia escursione del movimento
3. Possibilità di allenare sia i muscoli agonisti che antagonisti
4. Possibilità di allenare ogni dito singolarmente in tutte le maniere imitando il gesto motorio necessario alla tecnica strumentale.

Benefici ormai scientificamente noti che si hanno attraverso l'allenamento con i pesi:
 Sull'apparato scheletrico muscolare:

• Sollecitazione alla crescita delle ossa lunghe;
• Rafforzamento delle ossa per deposizione di nuova matrice ossea e di Sali di calcio;
• Aumento dello spessore delle cartilagini articolari. Tale ispessimento non riduce l'elasticità delle cartilagini ma la fa aumentare;
• Formazione di nuove trabecole di rinforzo all'interno delle ossa;
• Irrobustimento dei muscoli e dei tendini che aumentano il loro patrimonio proteico (biochimico);
• Sviluppo simmetrico della muscolatura con forte influenza sia sulla prevenzione di traumi che sulla correzione dei paramorfismi;
• Miglioramento del tono muscolare.

Sul sistema nervoso:

• Migliore funzionamento del sistema di controllo e comando nervoso sui muscoli;
• Aumento della frequenza e dell'intensità degli stimoli;
• Aumento del rapporto della superficie della placca motrice sulle fibre muscolari;
• Aumento del diametro dell'assone del nervo motore.

A chi viene proposto
KHYROS può trovare impiego nei seguenti campi:

a) Musicale (strumentisti)
b) Medico-fisioterapico
c) Sportivo

Tutti coloro che usano le mani con movimenti fini trarranno sicuro vantaggio dal suo utilizzo. Infatti KHYROS non solo potrà prevenire e curare patologie della mano ma esalterà le qualità motorie, permettendo così una sempre migliore risposta delle dita. KHYROS segue l'evoluzione fisiologica della mano e se ne consiglia l'utilizzo fin dai 12/13 anni e cioè fin da quando l'apparato osseo e muscolare è in grado di rispondere alle graduali sollecitazioni con sovraccarichi.

Metodologie di Allenamento
Le metodologie principali usate sono quelle dei carichi crescenti con più serie ripetute, alternando periodi con carichi elevati (sviluppo forza e potenza) a periodi con carichi leggeri (sviluppo agilità e resistenza) a periodi con carichi leggeri (sviluppo agilità e resistenza). Il ritmo di esecuzione dei movimenti è variabile a seconda dell'obiettivo da raggiungere.

Risultati ottenuti
1. Maggiore agilità delle dita
2. Maggiore forza e potenza
3. Maggiore elasticità
4. Maggiore resistenza agli sforzi
5. Maggiore sensibilità motoria e maggiore precisione del movimento di ciascun dito (che per i pianisti si traduce anche in un miglioramento del tocco)
6. Migliore risposta delle dita ai comandi psicomotori

Alcune testimonianze

Prof. Carlo Bufalini – Firenze (Primario di Chirurgia della mano e microchirurgia ricostruttiva – CTO Firenze) – Khyros ci è stato d'aiuto in varie occasioni per la mobilizz. segmentaria delle articolazioni della mano e nei trattamenti che hanno lo scopo di migliorare la velocità dei movimenti fini…

Prof. Giuseppe Montanari – Gubbio (Doc. di Medicina dello Sport – Univ. di Chieti): ha coordinato una ricerca sugli effetti dell'uso del dispositivo su un campione di 10 musicisti. I risultati, molto positivi, sono stati oggetto di una relazione scientifica presentata al Congresso Nazionale indetto dall'Ass. Naz. Specialisti Medicina dello Sport dell'Univ. di Chieti e dalla Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitazione (Gubbio, 21 e 24 Giugno 1992).

Hanno espresso giudizi positivi:
Prof. Renzo Mantero – Savona (Primario Chirurgia della mano Ospedale S. Paolo di Savona) 

Prof. Alberto Freddi – Terni (Primario di Neurofisiopatologia e coordinatore del Dipartimento di Riabilitazione Ospedale S. Maria di Terni)

Prof. Carlo Perfetti – Vicenza (Primario centro traumatologico Ospedale di Schio) 

M.d.S. Stelvio Beraldo – Rieti (Direttore Centro Studi della Fed. Italiana Lotta Pesi e Judo – Roma)

Dott. M° Carlo Minestrini – Perugia (Medico, pianista e Musicologo)
Risultati ottenuti utilizzando “Khyros”:

• Migliore assetto della mano sulla tastiera;
• Impressionante incremento della rapidità;
• Livello di indipendenza delle dita tra di loro assolutamente imprevedibile;
• Incremento della gamma dinamica.

In conclusione la mano diviene dal punto di vista dei meccanismi neuromotori strumento pronto per essere posto al servizio di un corretto, produttivo e crescente apprendimento della tecnica pianistica.

M° Francesco Andreatta – Venezia (Docente di Pianoforte al Conservatorio “B. Marcello” di Venezia): le molteplici possibilità del mezzo esaltano le possibilità fisiomotorie delle più piccole strutture di mano e avambraccio.

M° Rodolfo Bonucci – Roma (Concertista e Docente di Violino all'Istituto “G. Briccialdi” di Terni – Istituzione di Alta Formazione Artistica e Musicale): mi sono accostato all'invenzione con una piccola dose di quel tipico e aprioristico “scetticismo conservatore” di molti musicisti verso tutto ciò che prenda in considerazione il fenomeno dell'esecuzione musicale da un punto di vista assolutamente scientifico e razionale, precindendo quindi totalmente dall'altro che tanto ci è caro, quello misterioso e trascendente. Non potendo il talento musicale, venire migliorato da alcun esercizio ma solo dalle esperienze umane ed artistiche dell'individuo, ci si dedichi allora a quella parte del talento che viceversa può essere migliorata ed “ottimizzata” con una disciplina; i muscoli, i tendini, la loro forza ed agilità, la coordinazione psicomotoria. “L'uovo di Colombo” di Peronelli, credo di poter dire, può promettere allo strumentista uno sviluppo del 100% del suo “talento” muscolare-tendineo per quanto riguarda forza, indipendenza, velocità, resistenza e coordinazione delle dita. E vi par poco…

Alla luce dei risultati raggiunti e confortato dalla totale positività delle testimonianze di tutti coloro che lo hanno studiato ed utilizzato, “Khyros” rappresenta dunque un approccio assolutamente nuovo, costruito su basi scientifiche, per lo sviluppo delle capacità neuromotorie delle dita delle mani.

Recentemente “Khyros” è stato oggetto di una tesi di laurea presentata all'Università di Urbino da Daniela Marcucci (relatore Prof. Franco de Felice), dal titolo: “Fisio-Musico-Terapia” – Un'esperienza di riabilitazione sullo spartito e non solo!

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